Bio.Grafia.
Sono nata a Bologna una città che mi ha permesso di osservare molto e che tutt’ora non smette di affascinarmi. Ho abitato in diversi quartieri, in uno di questi in un grattacielo nel quale sedevo sul tetto per lunghi pomeriggi e guardavo dall’alto le forme della città, gli abitanti muoversi come dettagli.
Lo sguardo è sempre stato il motore con il quale ho imparato a interrogarmi sul mondo. Le parole sono arrivate dopo, ho imparato a leggere tardi per la mia età, disegnavo continuamente sui quaderni con la penna nera.
Crescendo ho cambiato molte case, città, Paesi, ho imparato ad osservare meglio, soprattutto quando
non parlavo la lingua del posto, capivo che tutto intorno a me era composto da immagini.
Le forme visive che erano lo strumento che mi consentiva di comunicare il mio mondo, un traghetto che poteva restituire quello che avevo dentro a chi incontravo nel mio percorso.
La mia relazione con la diversità è stata sempre presente, sin da piccola ho trascorso molto tempo con persone disabili, outsiders, persone di diversa provenienza, compagni di viaggio per me estremamente preziosi che mi hanno insegnato l’importanza di saper trovare nuove strade per comunicare.
Formazione
Il mio percorso inizia al Dams di Bologna dove mi sono laureata in Psicologia dell’arte con una tesi sulla vita di una donna che ha messo in atto una resistenza creativa all’interno del manicomio di Bologna. Il mio percorso è continuato in Scienze della Formazione con una tesi in Psicologia speciale nella quale ho potuto approfondire le potenzialità delle forme visive come possibilità di comunicazione nelle persone con disabilità. Mi sono specializzata presso la scuola di formazione quadriennale Artherapy italiana, con una tesi in Medical Artherapy.
La mia esperienza in questo campo è maturata con i pazienti del reparto Emodialisi e con le persone ricoverate nel reparto Post Acuti in attesa di riabilitazione fisioterapica dell’Ospedale Sant’Orsola
Successivamente ho continuato il mio percorso nella facoltà di Psicologia clinica con una tesi in Psicologia dell’handicap della riabilitazione psichiatrica dove ho approfondito il dialogo tra le discipline artistiche e la psicologia con un’analisi della funzione artistica e della storia della psicopatologia con esempi clinici dati dall’esperienza sul campo. Sono attualmente in formazione permanete presso la scuola Artherapy italiana di Bologna.
Professione
Attualmente svolgo la libera professione a Bologna, ricevo privatamente e collaboro con Enti e Associazioni pubbliche e private. Le mie collaborazioni sono nell’ambito della Psichiatria adulti presso il Dipartimento di Salute mentale e della Neuropsichiatria Infantile. All’interno di centri diurni e residenziali conduco gruppi con utenti disabili giovani e adulti. Lavoro presso scuole di diverso grado, dove progetto percorsi espressivi rivolti alle classi per favorire la comunicazione tra gli alunni attraverso l’uso dei linguaggi espressivi. Utilizzo la mia professionalità a favore delle aziende che intendono lavorare sulla relazione dei membri della propria equipe di lavoro. Organizzo seminari e workshop formativi collaborando con scuole e enti di formazione. Lavoro on line con sedute di gruppo e individuali utilizzando la mediazione artistica anche non in presenza soprattutto con persone che non possono recarsi in studio o che vivono in altre città e desiderano lavorare con me.
Poesia
La poesia che mi ha sempre accompagnata nel mio viaggio sia come lettrice che come scrittrice. L’etimologia della parola poesia deriva dal latino “poësis” che significa fare, è uno strumento che si colloca a metà tra l’azione e il sentire, un ponte che si apre tra il nostro mondo interno fatto di emozioni, ricordi, associazioni e quello esterno in cui viviamo e in cui facciamo esperienze di relazione con gli altri. A mio parere fare poesia dovrebbe essere in ogni nostro gesto, nella capacità di ridare un significato allo scorrere delle cose, in altre parole la poesia è un atto terapeutico che va coltivato sia con noi stessi che nelle nostre relazioni. Ho scritto quattro libri di poesia che raccontano della possibilità di utilizzare la metrica e la parola per comprendere meglio il proprio mondo interno. Ognuno di essi è stato fatto in collaborazione con artisti visivi, attori, musicisti e fotografi che mi hanno sostenuta nell’incontro con un linguaggio diverso dal mio, nella ricerca di costruzione di uno spazio nel quale fosse possibile creare insieme.
Contrappunto con Ambra Gurrieri
Diario dei Cieli con Francesca Cerami
Corporea
Accordi sospesi
Il vuoto ha pareti sottili
Bio.Grafia.
Sono nata a Bologna una città che mi ha permesso di osservare molto e che tutt’ora non smette di affascinarmi. Ho abitato in diversi quartieri, in uno di questi in un grattacielo nel quale sedevo sul tetto per lunghi pomeriggi e guardavo dall’alto le forme della città, gli abitanti muoversi come dettagli.
Lo sguardo è sempre stato il motore con il quale ho imparato a interrogarmi sul mondo. Le parole sono arrivate dopo, ho imparato a leggere tardi per la mia età, disegnavo continuamente sui quaderni con la penna nera.
Crescendo ho cambiato molte case, città, Paesi, ho imparato ad osservare meglio, soprattutto quando
non parlavo la lingua del posto, capivo che tutto intorno a me era composto da immagini.
Le forme visive che erano lo strumento che mi consentiva di comunicare il mio mondo, un traghetto che poteva restituire quello che avevo dentro a chi incontravo nel mio percorso.
La mia relazione con la diversità è stata sempre presente, sin da piccola ho trascorso molto tempo con persone disabili, outsiders, persone di diversa provenienza, compagni di viaggio per me estremamente preziosi che mi hanno insegnato l’importanza di saper trovare nuove strade per comunicare.
Formazione
Il mio percorso inizia al Dams di Bologna dove mi sono laureata in Psicologia dell’arte con una tesi sulla vita di una donna che ha messo in atto una resistenza creativa all’interno del manicomio di Bologna. Il mio percorso è continuato in Scienze della Formazione con una tesi in Psicologia speciale nella quale ho potuto approfondire le potenzialità delle forme visive come possibilità di comunicazione nelle persone con disabilità. Mi sono specializzata presso la scuola di formazione quadriennale Artherapy italiana, con una tesi in Medical Artherapy.
La mia esperienza in questo campo è maturata con i pazienti del reparto Emodialisi e con le persone ricoverate nel reparto Post Acuti in attesa di riabilitazione fisioterapica dell’Ospedale Sant’Orsola
Successivamente ho continuato il mio percorso nella facoltà di Psicologia clinica con una tesi in Psicologia dell’handicap della riabilitazione psichiatrica dove ho approfondito il dialogo tra le discipline artistiche e la psicologia con un’analisi della funzione artistica e della storia della psicopatologia con esempi clinici dati dall’esperienza sul campo. Sono attualmente in formazione permanete presso la scuola Artherapy italiana di Bologna.
Professione
Attualmente svolgo la libera professione a Bologna, ricevo privatamente e collaboro con Enti e Associazioni pubbliche e private. Le mie collaborazioni sono nell’ambito della Psichiatria adulti presso il Dipartimento di Salute mentale e della Neuropsichiatria Infantile. All’interno di centri diurni e residenziali conduco gruppi con utenti disabili giovani e adulti. Lavoro presso scuole di diverso grado, dove progetto percorsi espressivi rivolti alle classi per favorire la comunicazione tra gli alunni attraverso l’uso dei linguaggi espressivi. Utilizzo la mia professionalità a favore delle aziende che intendono lavorare sulla relazione dei membri della propria equipe di lavoro. Organizzo seminari e workshop formativi collaborando con scuole e enti di formazione. Lavoro on line con sedute di gruppo e individuali utilizzando la mediazione artistica anche non in presenza soprattutto con persone che non possono recarsi in studio o che vivono in altre città e desiderano lavorare con me.
Poesia
La poesia che mi ha sempre accompagnata nel mio viaggio sia come lettrice che come scrittrice. L’etimologia della parola poesia deriva dal latino “poësis” che significa fare, è uno strumento che si colloca a metà tra l’azione e il sentire, un ponte che si apre tra il nostro mondo interno fatto di emozioni, ricordi, associazioni e quello esterno in cui viviamo e in cui facciamo esperienze di relazione con gli altri. A mio parere fare poesia dovrebbe essere in ogni nostro gesto, nella capacità di ridare un significato allo scorrere delle cose, in altre parole la poesia è un atto terapeutico che va coltivato sia con noi stessi che nelle nostre relazioni. Ho scritto quattro libri di poesia che raccontano della possibilità di utilizzare la metrica e la parola per comprendere meglio il proprio mondo interno. Ognuno di essi è stato fatto in collaborazione con artisti visivi, attori, musicisti e fotografi che mi hanno sostenuta nell’incontro con un linguaggio diverso dal mio, nella ricerca di costruzione di uno spazio nel quale fosse possibile creare insieme.
Contrappunto con Ambra Gurrieri
Diario dei Cieli con Francesca Cerami
Corporea
Accordi sospesi
Il vuoto ha pareti sottili